giovedì 13 giugno 2013

Cercando di capire

E così siamo stati di nuovo turisti in patria. Senza soffermarci troppo sul significato profondo della parola patria cercherò di mescolare qualche pensiero di questi ultimi giorni.

Complice l’invito ad un matrimonio di un amico, abbiamo preso il diretto Skavsta- Brindisi e siamo sbarcati in Salento!
L’allegra famiglia di formiche ha così finalmente visto la terra rossa su cui crescono questi fantastici ulivi.


Come nel film “Benvenuti al Sud”, in meno di tre ore ci siamo catapultati dalla silenziosa Svezia al rumoroso Salento, facendo un salto di qualche parallelo.
L’impatto è stato notevole. Vorrei dire che in questi giorni la Svezia sta dando il meglio di sé. La primavera è esplosa e i colori sono stupendi ma anche quello che abbiamo trovato in Puglia non è da meno. Superato il primo impatto con le diverse usanze di guida, ci siamo diretti a tutta velocità verso il tanto sospirato mare. La mia Signora non vedeva l’ora e la Bea è letteralmente impazzita.


Ora, sfortunatamente il tempo a mia disposizione è inversamente proporzionale alle ore di sonno che mi rimangono, quindi per non lasciar andare anche questo post, mi limiterò a scrivere pensieri senza un preciso ordine temporale, come se fossero cartoline sparse appese alla prete dei nostri ricordi.

La TERRA: la terra è rossa e profuma di sale. La terra è ricca ed è uno spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Purtroppo qua e là c'è sempre qualcosa che sulla terra non dovrebbe stare e che a volte la ferisce... una bottiglia, un sacchetto. Speriamo che prima o poi tutti capiscano che prendersi cura della Terra vuol dire prendersi cura di sè stessi.


Gli ALBERI: la vegetazione è fantastica ci sono ulivi che sembrano sculture, fichi che si credono querce e poi palme, cactus e oleandri. Bellissimi!




Il MARE: il mare è azzurro e anche se vi può sembrare una banalità non lo è. Qui ci siamo abituati a vedere il mare blu, un blu scuro, un blu freddo. Rivedere il mare azzurro e trasparente ci ha fatto bene.




Il MATRIMONIO: dopo questa esperienza sono convinto che almeno ad un matrimonio in Meridione bisogna partecipare nella vita. Alessandra e Francesco hanno organizzato una giornata stupenda in un posto bellissimo. Li ringraziamo di cuore per averci dato la possibilità di esserne parte. La Bea ha passato momenti che difficilmente dimenticherà.

 

 


Le PERSONE: abbiamo incontrato persone speciali e persone un po’ meno speciali ma vorrei spendere due parole per ringraziare di cuore Antonella ed Enrico (senza dimenticare i loro figli) per l’ospitalità che ci hanno offerto. Ci avete fatto sentire a casa, anzi ci avete fatto sentire parte di una famiglia. La nostra più sincera ammirazione per quello che avete fatto nella vostra vita e per quello che continuerete a fare. Il vostro residence è una vera e propria perla e lascio volentieri qui il link al vostro sito (Residence Gli Ulivi).
Spero di invogliare quante più persone possibile a farvi visita. Difficilmente dimenticheremo le torte fatte in casa da Antonella, la cicoria, i pomodori e le albicocche di Enrico. Penso che per un po’ anche voi non dimenticherete la voce della Bea che vi chiama e rincorre tutto il giorno.
Grazie.
 

Le ABITUDINI: abbiamo anche imparato come si spostano i ritmi della giornata cambiando latitudine. Più di una volta la nostra Masseria di fiducia ha dovuto aprire in anticipo la cucina per sfamare noi stranieri che ci presentavamo a cena con una bimba affamata bensì alle 20:20 di sera quando normalmente i clienti iniziavano ad arrivare dopo le 21:00. Sottolineo che qui in Svezia alle 20:30 i bambini stanno già dormendo, quindi capite il nostro spaesamento iniziale.
Ci siamo anche dovuti ricordare che il pane si compra al forno, la carne dal macellaio e gli affettati in salumeria. Anche questa può sembrare una banalità ma vi assicuro che non lo è.

I PENSIERI: tornare ogni volta ci da la possibilità di confrontarci. Vedere, parlare, ascoltare. Tante domande ci vengono poste e altrettante ne vorremmo fare noi. Ad alcune cerchiamo di rispondere, altre aspetteranno. Tanti ci hanno detto che ci vuole coraggio a partire, a molti ho risposto che forse ci vuole più coraggio a tornare e restare.

Ogni volta che torno a casa, vedo cose nuove e mi rimangono sempre dei frammenti in mano di piccoli pensieri. Questa volta mi sono convinto che la mia casa, la mia patria, la mia terra è un posto dove tutti vorrebbero cambiare qualcosa mentre nessuno si sforza di capire. La mia Italia, prima di essere cambiata, dovrebbe essere capita.
Capita in ogni sua dimensione. Capita nel senso di conoscenza di sé, in un gesto di auto comprensione in uno sforzo estremo tra storia e geografia, sociologia ed economia.
La mia terra è fatta di persone: prima di voler cambiare una persona è forse meglio capirla, conoscerla. Capire non significa giustificare e nemmeno com-patire, significa porsi domande sul perché delle differenze, sul cosa abbia portato esistenze simili a percorrere strade tanto diverse.

Non rinnegherò mai la mia casa, come un figlio non può rinnegare la propria madre o il proprio padre proprio perché senza di loro lui stesso non esisterebbe, ma mi sforzerò sempre più di capire… capire da dove veniamo per sapere dove andremo



9 commenti:

  1. Con il senso di spaesamento e di confusione che regna ora in Italia, forse è più facile capire essendo lontani...se è così, aiutateci, per favore, a capirci.
    Mila

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    1. Mi perdoni, Mila, sa io sono un po' alla vecchia maniera e preferisco dare del Lei alle persone che non conosco. Non se ne abbia a male la veda come una forma di rispetto.
      Ad ogni modo volevo dirle che io da tempo ho difficoltà a capire me medesimo, quindi si figuri se mi passa per la testa di far capire ad altri quello che spesso non è chiaro a me.
      Il mio era solo un suggerimento, forse più per me che per altri.
      Saluti, Alessandro

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    2. Grazie comunque per la gentile risposta.
      Mila

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    3. ohh, ma che educati!
      Più che altro ve ne rimanete comodi in Svezia a scroccare il Welfare per poi riempirvi la bocca di belle parole.
      Complimenti.
      Ale

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  2. Bello bello bello!!! Vi vogliamo bene!!!ci vuole del coraggio e voi ne avete tanto!!!

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  3. Sì, intanto però rimanete a godervi i benefit famigliari svedesi.
    blablabla
    come tutti gli italiani

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  4. toh un invidioso...
    Lelebi!!!!

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