sabato 24 novembre 2012

Ma il Cotta consegna anche in Svezia?!?


Va bene tutto ma le Tortilla Wraps EL TEQUITO inizio a non sopportarle più!!!

Noi, come tutti ben sanno, siamo una faglia molto tradizionalista. Anzi siamo al limite del fondamentalismo. Proprio per questo nonostante il nostro trasferimento non abbiamo abbandonato quelle che per noi sono più di semplici tradizioni. Possiamo definirle quasi regole di vita.
Una di queste è la piada del Sabato sera.
Fin dai primi giorni qui in Svezia abbiamo cercato in lungo e in largo qualcosa che potesse essere considerata una sorta di piadina e dopo una selezione accurata, abbiamo decretato che la meno peggio era la Tortilla Wraps di EL TEQUITO. 

Si proprio la meno peggio, perché questa più che una piada potremmo definirla un surrogato di piadina. Se mangiata ad una temperatura che rasenta l’ustione e ne inibisce il sapore, ecco, forse data la forma rotondeggiante e il colore paglierino, potrebbe anche sembrare una piadina. Ma poi, quando si raffredda e sprigiona quel suo retrogusto dolciastro (amido di mais, presumo), allora lì capisci dov’è la fregatura.

La LIDL, il nostro supermercato di fiducia, importa gentilmente salumi e formaggi italiani una volta al mese circa. Quindi la mozzarella l’abbiamo trovata, il crudo c’è, ma la piadina, la piadina quella no!
Ecco dunque che stasera, sarà perché oggi alle 15.20 iniziava già a imbrunire, sarà che alle 18:30 eravamo già pronti a cenare (cosa che io odio non amo particolarmente), sarà l’insieme di tanti altri fattori, ma oggi avrei tanto voluto mangiare una piada del Cotta!!!!
Da qui quindi il titolo del post: “Chissà se il Cotta consegna anche in Svezia?!”
Per chi non lo sapesse, il Cotta è il nostro fornitore ufficiale di piadine (oltre che un nostro amico). Facciamo anche un po’ di pubblicità che se la merita tutta.



Stasera mi accorgo che dopo svariati mesi lontano, non so cosa darei per una delle sue piade. Niente di sofisticato, una cotto e fontina o crudo e mozzarella…già forse anche vuota me la sbafferei in un attimo!

Bhe va bhe, inutile farsi del male. Speriamo solo che il Cotta sia aperto per tutto il periodo Natalizio così almeno avremo modo di rifarci un po’, altro che EL TEQUITO!!!

PS. La morale oggi è che anche le cose più scontate, ad un certo momento nella vita possono diventare insostituibili. Quindi prestate attenzione e date il peso che meritano anche alle cose che vi sembrano più insignificanti. Magari sono proprio quelle di cui un giorno sentirete la mancanza.

sabato 17 novembre 2012

Hon bakar

Ohi ohi, ci sono stante cose che  mi sono lasciato alle spalle ma ce n’è una che mi segue ovunque: il mio mal di stomaco. Quello proprio, di lasciarmi non ne vuole sapere anzi sembra affezionarsi ogni anno di più. E così oggi mi sono un po’ “trascinato”… bhe a volte penso che certa gente deve bere enormi quantità di alcool per ridursi in questo stato mentre io, senza dover danneggiare il mio fegato, in un attimo mi ritrovo in post-sbornia, senza aver nemmeno intravisto qualcosa che potesse somigliare ad una birra.

Cerco di sdrammatizzare, ormai sono rassegnato, ognuno ha le sue croci e io ho le mie, quindi cerchiamo di rialzarci dopo che la tempesta è passata. Quando ero piccolo mi ricordo ancora il bicchiere giallo di Biochetasi che mia madre mi preparava. Qui in Svezia, chissà che rimedi hanno, mi informerò anche se a giudicare dall’alimentazione locale il mal di stomaco è una patologia estremamente poco diffusa da queste parti.

Anche se con gran ritardo ci eravamo ripromessi di scrivere un paio di righe sul compleanno svedese della Bea. Ormai sono già passati più di dieci giorni ma non fa niente, pubblichiamo qualche foto per parenti e amici.

Come prima cosa ringraziamo i nonni che sono passati di qua e con i quali abbiamo fatto una bella festicciola. Poi un grazie a tutti i messaggi di auguri e ai regali che ci sono arrivati. Adesso abbiamo anche il PC ultimo grido i-CORE7 per la Bea, così forse questo resisterà un po’ più a lungo e l’immancabile bambola con tanto di passeggino.
(Comunicazione per lo zio: il podio prevede il Re Leone in testa, seguito a Toy Story e Robin Hood si aggiudica il bronzo…).

La Bea si è divertita molto e rispetto al primo compleanno ha capito molto meglio di cosa si trattasse. Ha visto la torta, spento le candeline e scartato i regali. Nel suo inconscio ora associa perfettamente tutto questo con un evento speciale e da ora in poi inizierà a trepidare ogni anno quando ci avvicineremo alla ricorrenza. Purtroppo non siamo riusciti a radunare l’allegra famiglia come per lo scorso compleanno, ma ci rifaremo a Natale. Dato che qui non abbiamo modo di dedicarci alla pazza vita abbiamo deciso di prolungare i festeggiamenti e di ripetere la festa anche domenica scorsa invitando il mio collega, Naveen, e la sua famiglia. Così la Bea ha potuto giocare un po’ con Alwin, suo figlio. Devo dire che l’idea dei palloncini in appartamento non è stata delle più azzeccate. Soprattutto perché alla Bea piace molto scoppiarli…


Ora qui spendo le mia ultime energie per un elogio ufficiale alla Signora, la Mia Signora. Io e la Bea compiamo gli anni ad una settimana di distanza l’uno dall’altro e l’Ila ci ha preparato delle torte speciali.


 A lavorare è stato un tripudio, specialmente quando ho svelato a tutti che non c’era burro nell’impasto.
Anche sul salato non si è scherzato… qui qualche foto per rendere l’idea. Ecco non siamo a livelli di Gualtiero Marchesi, ma noi ci sappiamo accontentare di quanto riusciamo a fare nel nostro piccolo.


Ho usato il plurale maiestatis, perché data la carenza di tempo (e di energie) che spesso ci affligge, ci siamo divisi i compiti. Hon backar (lei impasta o più in generale cucina) mentre io mi occupo di Terremoto e in fase finale di lavare gli attrezzi. Quindi una parte del risultato è anche merito mio. Anche perché nessuno può immaginare cosa è in grado di fare la Bea con un sacchetto di farina e tenerla lontana dalla cucina quando la mamma sta lavorando è impresa non da poco.

Comunque nel nostro piccolo siamo riusciti a festeggiare e speriamo che queste poche righe/foto vi abbiamo resto partecipi di qualche nostro momento. La Svezia per il momento continua a rimanere la cornice delle nostre giornate. Non ci soffermiamo più di tanto su usi e costumi perché come abbiamo sempre detto questo è lo spazio che lega noi alle nostre famiglie e ai nostri amici. Ovviamente, chiunque fosse interessato non ha che da chiedere: saremo più che contenti di rispondere. Ma tutto sommato la nostra Formica continua a crescere e non tutti possono quotidianamente viverne i suoi cambiamenti, quindi spesso e volentieri a lei vanno i nostri pensieri ogni volta che scriviamo alcune pagine. AUGURI STELLA!!!