Cerco di sdrammatizzare, ormai
sono rassegnato, ognuno ha le sue croci e io ho le mie, quindi cerchiamo di rialzarci
dopo che la tempesta è passata. Quando ero piccolo mi ricordo ancora il
bicchiere giallo di Biochetasi che mia madre mi preparava. Qui in Svezia,
chissà che rimedi hanno, mi informerò anche se a giudicare dall’alimentazione
locale il mal di stomaco è una patologia estremamente poco diffusa da queste
parti.
Anche se con gran ritardo ci
eravamo ripromessi di scrivere un paio di righe sul compleanno svedese della
Bea. Ormai sono già passati più di dieci giorni ma non fa niente, pubblichiamo
qualche foto per parenti e amici.
Come prima cosa ringraziamo i
nonni che sono passati di qua e con i quali abbiamo fatto una bella
festicciola. Poi un grazie a tutti i messaggi di auguri e ai regali che ci sono
arrivati. Adesso abbiamo anche il PC ultimo grido i-CORE7 per la Bea, così
forse questo resisterà un po’ più a lungo e l’immancabile bambola con tanto di
passeggino.
(Comunicazione per lo zio: il
podio prevede il Re Leone in testa, seguito a Toy Story e Robin Hood si
aggiudica il bronzo…).
La Bea si è divertita
molto e rispetto al primo compleanno ha capito molto meglio di cosa si
trattasse. Ha visto la torta, spento le candeline e scartato i regali. Nel suo
inconscio ora associa perfettamente tutto questo con un evento speciale e da ora
in poi inizierà a trepidare ogni anno quando ci avvicineremo alla ricorrenza.
Purtroppo non siamo riusciti a radunare l’allegra famiglia come per lo scorso
compleanno, ma ci rifaremo a Natale. Dato che qui non abbiamo modo di dedicarci
alla pazza vita abbiamo deciso di prolungare i festeggiamenti e di ripetere la
festa anche domenica scorsa invitando il mio collega, Naveen, e la sua
famiglia. Così la Bea ha potuto giocare un po’ con Alwin, suo figlio. Devo dire
che l’idea dei palloncini in appartamento non è stata delle più azzeccate.
Soprattutto perché alla Bea piace molto scoppiarli…
Ora qui spendo le mia ultime
energie per un elogio ufficiale alla Signora, la Mia Signora. Io e la Bea
compiamo gli anni ad una settimana di distanza l’uno dall’altro e l’Ila ci ha
preparato delle torte speciali.
A lavorare è stato un tripudio, specialmente
quando ho svelato a tutti che non c’era burro nell’impasto.
Anche sul salato non si è
scherzato… qui qualche foto per rendere l’idea. Ecco non siamo a livelli di
Gualtiero Marchesi, ma noi ci sappiamo accontentare di quanto riusciamo a fare
nel nostro piccolo.
Ho usato il plurale maiestatis, perché data la
carenza di tempo (e di energie) che spesso ci affligge, ci siamo divisi i
compiti. Hon backar (lei impasta o
più in generale cucina) mentre io mi occupo di Terremoto e in fase finale di
lavare gli attrezzi. Quindi una parte del risultato è anche merito mio. Anche
perché nessuno può immaginare cosa è in grado di fare la Bea con un sacchetto di
farina e tenerla lontana dalla cucina quando la mamma sta lavorando è impresa non da poco.
Comunque nel nostro piccolo siamo
riusciti a festeggiare e speriamo che queste poche righe/foto vi abbiamo resto
partecipi di qualche nostro momento. La Svezia per il momento continua a
rimanere la cornice delle nostre giornate. Non ci soffermiamo più di tanto su
usi e costumi perché come abbiamo sempre detto questo è lo spazio che lega noi
alle nostre famiglie e ai nostri amici. Ovviamente, chiunque fosse interessato
non ha che da chiedere: saremo più che contenti di rispondere. Ma tutto sommato
la nostra Formica continua a crescere e non tutti possono quotidianamente
viverne i suoi cambiamenti, quindi spesso e volentieri a lei vanno i nostri
pensieri ogni volta che scriviamo alcune pagine. AUGURI STELLA!!!
Nessun commento:
Posta un commento
Il rispetto è la cosa a cui maggiormente teniamo. Ogni commento che non rispetti questa regola sarà cancellato. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, nessuno ha il diritto di imporle!