giovedì 14 giugno 2012

Una giornata di ordinaria...


Drin, drin, drin…

5:55 – Sveglie: suona quella dell’Ila, suona la mia poi di nuovo la sua. Giovedì (Torsdag), ancora cinque minuti, mi sembra un attimo fa quando ho chiuso gli occhi.

6.00 – Giù dal letto, fare piano la Bea dorme ancora. Luce come se fossero la 10:00, fuori appena 12 gradi.

6:15 – Colazione veloce, poi dritti in bagno inciampando nei giochi che sono rimasti sparsi nel corridoio. Lavato e vestito divido specchio e lavandino con l’Ilaria.

6:50 – Sveglia per la Bea, si stropiccia gli occhi, vuole stare a letto è dura anche per lei alzarsi presto. Un biscotto aiuta sempre.

7:00 – Bacio alle mie donne che stano finendo di prepararsi: la Bea ha già il suo zainetto pronto per l’asilo, la mamma ha già sistemato tutto la sera prima, anche il suo zaino. Oggi altra lezione a scuola di svedese (SFI).

7:05 – Giù di corsa, in sella alla bici che non ha tanta voglia di farsi i sui 7km controvento. Le cuffie aiutano a pedalare. Aria fredda e cielo grigio.

7:35 – Ufficio: Computer#1 acceso e funzionante. Computer#2, solite lagne, non ne vuol sapere. Partiamo bene. Inizia a riavviare! Suona già il telefono. C’è da andare a sistemare una cosa perché la magnifica procedura che avevo lasciato il giorno prima non sembra più così tanto magnifica.

9:00 – Prima riunione. Breve ma intensa. Si parte in svedese ma poi sono costretto a dirottare sull’inglese.

10:00 – Sala#1 funziona, Sala#2 non disponibile causa problemi tecnici. Sala#3, sei desiderato alla cassa, c’è da pagare il conto che vuol dire che c’è da ricominciare da capo perché non funziona niente.

11:30 – Ti sei dimenticato che oggi c’era la riunione dei colleghi durante il pranzo. Mannaggia non ci voleva. Si esce, tutti in mensa e tra un piatto di Fläsk e due carote si fa il punto della situazione.

12:30 – Riprendi tutto da dove hai lasciato. Nel frattempo cerca disperatamente di contattare il Migrationsverket, perché dopo due mesi e mezzo non hanno ancora rilasciato i nostri permessi e siamo vicini alla scadenza.


14:00  –  Terza riunione, una gran perdita di tempo!

15:30 – Sala#1 ok, Sala#2 ha ripreso a funzionare ma non ho tempo di andare a vedere come sta andando e Sala#3 ancora un gran casino.

16:45 – Ecco, son già in ritardo di un quarto d’ora. Mannaggia mi hanno fermato come al solito. In sella alla bici e via col rapporto lungo verso il centro. Oggi lezione di svedese anche per me.

17:15 – Arrivo in ritardo, la lezione è già iniziata. Siamo in pochi, neanche male. Tre Iraniani, un Serbo, una Coreana, due Indiani, il prof. Cileno (ma naturalizzato svedese) e me, da Fontana di Rubiera.

20:00 – Finita la terza ora. Cervello spappolato. Fame, tanta. Morale un po’ basso. Lo svedese è abbastanza ostico e devo trovare il tempo per studiare di più! Per fortuna c’è la bici che in cinque minuti mi porta a casa.

20:15 – Entro, le mie donne sono lì ad aspettarmi già “cenate”. La Bea ha sparso gli utensili da cucina un po’ ovunque, ma se non altro stasera mi accoglie senza piangere come una matta. La mamma è stanca ha preparato un po’ di scorte per i prossimi giorni. Ha fatto il ragù e il brodo.

20:30 – Finita la cena veloce si gioca un po’ con la Bea e si sistema un po’ la cucina. Poi in sequenza: bagnetto, pannolino, camomilla e via nel lettino.

21:15 – La Bea dorme, sistemiamo i giochi sparsi per la casa, leggiamo (o meglio proviamo a capire) le lettere che arrivano dai vari uffici rigorosamente in svedese arcaico. Ok, niente di grave se non alcune minacce dallo Skatteverket per il fatto che non ho ancora consegnato il resident permit che il Migrationsverket non mi ha ancora rilasciato…

21:45 – L’Ila ripassa la lezione di oggi e si prepara per quella di domani. Riguardo anch’io un po’ di roba ma il mio cervello si rifiuta di accendersi. Guardo la tele rigorosamente spenta da quasi due settimane. Mi ricordo che forse, in questi giorni, ci sono le partite degli Europei. Poi però penso che non ho ancora visto una partita e che non so nemmeno un risultato, quindi perché iniziare proprio adesso. E poi la telecronaca in svedese non è così chiara…

22:30 – L’Ila decide che non ce la fa più. Io ormai ho il corpo staccato dalla mente.

23:00 – Doccia, denti e pigiama. L’Ila è già sotto le coperte. La Bea ha perso il ciucio e si è svegliata per un attimo ma niente di grave in due minuti si riaddormenta.

23:20 – E’ tanto che non scrivo un post sul Blog ed è quasi una settimana che non chiamo i miei su Skype. Magari sono in pensiero. Butto giù due righe…

24:00 – Già mezzanotte. Come faccio a essere ancora in piedi non lo so. Comunque rimedio subito. 
Un bacio alla Bea, abbraccio l’Ilaria e chiudo gli occhi. Tra un attimo saranno di nuovo le 6.00 e sarà Venerdì (Fredag).

Sssstttt, Buonanotte!

Nessun commento:

Posta un commento

Il rispetto è la cosa a cui maggiormente teniamo. Ogni commento che non rispetti questa regola sarà cancellato. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, nessuno ha il diritto di imporle!