Sarà un post di nicchia.
Oggi vorrei affrontare l’annosa questione delle epistole.
Data la mia lontananza da amici e parenti, ho spesso fatto uso del mio
tempo cercando di mantenere un minimo di contatto con le persone, lontane e vicine.
In primis ho usato questo spazio, principalmente orientato alle nostre
famiglie, ma ho anche dedicato qualche scritto
ad altri (voi lo sapete).
Ora mi accorgo che magari non ho sempre fatto la scelta migliore, dato che
quello che andava bene a me non sempre andava bene anche agli altri.
Così in questi mesi (ormai diventati anni), alcuni hanno ricevuto un paio
di righe, altri una paginetta e altri ancora svariate facciate (I am so sorry!).
Dai su portate pazienza! Cosa volete che vi dica? Non sempre si ha il tempo
di fermarsi su Skype per un’oretta e soprattutto è difficile sincronizzarsi. L’idea mi sembrava buona:
raccogliere qualche pensiero, metterlo giù quando il tempo lo concedeva e poi
spedire il tutto. Pensavo anche che magari, le persone avrebbero anche potuto
leggere questi pensieri o riflessioni nei momenti a loro più congeniali.
L’intento era buono, il risultato quasi sempre lo è stato. Ora però volevo
solo dire che io ho condiviso qualche pensiero giusto per il piacere di farlo,
magari con l’idea che alcune riflessioni vi avrebbero sicuramente interessato.
Quello che non volevo, era costringere i più a dover rispondere a tutti i costi.
Come dire non è che poi mi aspettassi nulla e il bello è proprio lì. Io vi
conosco (un po’) e mi conosco (forse?!).
Quindi state sereni, siccome incontrarci è spesso difficile, ho solo voluto
mantenere un legame e non permettere al tempo e alla distanza di portacelo via.
Non vi dovete giustificare per nulla e non c’è nulla che dobbiate fare, perché quello è il mio
modo di starvi vicino e voi ne avete altri.
Morale della favola: ogni volta che avrò l’occasione cercherò di tenere
aggiornate queste pagine e di scrivere qualche pensiero più privato. Questi
sono i mezzi che ho a disposizione, non me ne vogliate se questo vi costringerà
a leggere, a concentrarvi e a riflettere. Così è se vi pare.
Ah, dimenticavo: GRAZIE! Grazie a tutti quelli che si sono fermati e a loro
volta hanno voluto condividere, rispondere e far sentire la loro voce. Grazie
perché è stato come prendere un caffè insieme, come farsi un giro in bici o
stringersi di nuovo la mano. Grazie!
Bene, adesso mi sento più sereno, spero lo siate anche voi...
Possiamo tornare, ognuno alle sue faccende: io per esempio è un mese che
cerco di sistemare sto coso… con ottimi risultati, da quanto potete
immaginare!!!!!!!!!!!!
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