Questo è quello che mi aspetta
tutte le mattine: e qui non va neanche male. Il problema non è la neve ma quel cm di ghiaccio vivo che avvolge la macchina. Spazzola
e grattino, varje morgon, ma diciamo che dopo Arjeplog non mi spaventa più niente!
Comunque, ahimè la Bea si è
ammalata. Povera stella, febbre e un po’ di bronchite. Adesso ormai siamo in
fase calante, ma non è stata una passeggiata. Così abbiamo anche avuto modo di interagire
con il servizio sanitario nazionale Svedese. Diciamo che non siamo rimasti
sbalorditi ma temo ahimè ci sia un nostro concorso di colpa, in parte dovuto
alla nostra inesperienza e in parte al nostro livello linguistico ancora
abbastanza primitivo. Ad ogni modo non voglio esprimermi: è ancora troppo
presto serve più tempo per avere una visione d’insieme. Per adesso ce la siamo
cavata abbastanza bene e tutto sommato la Bea si sta riprendendo. Teniamo le
dita incrociate. Il problema è che stando tutto il giorno con la mamma, i
batteri hanno fatto presto a migrare. Risultato: mamma col mal di gola e con la
congiuntivite. Qui mi trattengo dal postare ogni tipo di foto, ma questa mattina,
quando si è svegliata per un attimo mi ha fatto paura, del tipo “il ritorno dei
morti viventi”.
Dai stringiamo i denti, impacchi
di camomilla, collirio, antibiotici, supposte per la febbre… se non altro sto
diventando un esperto di ricette telematiche e farmacie (Apoteck).
Una settimana a casa ma non ci
siamo persi granché, solo la festa di Natale all’asilo, il concerto del coro di
Eskilstuna la notte di Santa Lucia, una festa con le amiche portoghesi dell’Ila
(tra l’altro prima vera occasione per instaurare rapporti con altre famiglie) e
un bellissimo fine settimana sulla neve con la Beatrice. Come si sul dire la
fortuna è cieca ma la sfiga sfortuna ci vede benissimo!!
Ora faccio un appello: chiedo che
qualcuno mi liberi da Simba! La Bea vuole vedere il Re Leone circa 5 volte al
giorno. Noi, per adesso, abbiamo raggiunto un compromesso: solo una volta alla
sera prima di andare a letto, ma sapete cosa vuol dire Akunamatata tutte le
sere??? Me lo sogno anche la notte!!! Speriamo che per Natale arrivino altri
film altrimenti non ci resta che trasferirci nella savana o aspettare che lo
Zoo di Eskilstuna riapra.
Per quel che mi riguarda diciamo
che non c’è molto da svagarsi. La mia dolce metà, presa dalla frustrazione
(spero) mi ripete che io non sto male perché l’erba cattiva non muore. Va beh,
io invece ho scoperto il Glögg, tipica bevanda natalizia dei paesi scandinavi (famosissima tranne al sottoscritto).
A dire il vero è parente stretto del nostro vin brûlé. Ce ne sono di diverse
gradazioni (io mi sono limitato alla versione ICA – ovvero quella da supermercato
con solo 2,5% Vol) e va servito caldo con varie spezie. Ora purtroppo vista la
mia carenza cronica di tempo sono riuscito a trovare solo la ricetta proposta
sul catalogo Ikea, ma non penso sia la più tradizionale in circolazione. Per questo
mi rivolgo ai lettori italo-svedesi che da più tempo sorseggiano questa delizia
se fossero così gentili da inviarmi qualcosa di più classico.
Per adesso godiamoci la neve, che
tra l’altro sta scendendo anche in questo momento, e teniamo le dita incrociate
per il rientro in Italia. Speriamo che essendoci già ammalati non ricapiti
anche per Natale.
Prosit!