domenica 10 marzo 2013

Il bastone e la carota


Oggi ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo. Da oltre una settimana la Svezia ci sta regalando giornate speciali. Cielo limpido, sole splendente e aria fresca. Questo è il periodo dell’anno in cui le giornate si allungano con più rapidità. Ci si accorge del cambiamento dal Lunedì al Venerdì. Si esce già la mattina per andare a scuola o a lavorare con il sole e anche la sera fino alle sei e mezzo c’è ancora luce.
C’è ancora parecchia neve a terra e quindi è uno dei periodi più belli dell’anno.

Noi ci siamo lasciati prendere dall’entusiasmo. Oggi, subito dopo pranzo, abbiamo gonfiato di nuovo le gomme delle bici e siamo andati in centro, al parco preferito della Bea. Tutti belli imbacuccati con sciarpe, guanti e cappelli, non abbiamo fatto caso al termometro, spinti dal nostro entusiasmo e dal calendario che oggi ci ricorda che siamo già vicini alla metà di Marzo. Come dire, dentro di noi siamo già in ottica primavera. 

E qui invece casca l’asino!

L’inverno svedese, così ammaliante è anche så lång (così lungo) e quindi dopo una mezz’oretta a -7°C abbiamo iniziato ad entrare nella prima fase di quel processo noto anche come assideramento. Piedi, mani e naso fuori uso, poi fatica a parlare e labbra tendenti al blu…

Il problema è che quella disgraziata (detto con tutto il bene che le vogliamo) di nostra figlia è molto più abituata di noi a questo freddo. Lei, infatti, tutti i giorni gioca fuori con i suoi amici all’asilo. In più, saltando e correndo, rimane più calda e quindi si fa beffe del papà e della mamma, che per stare con lei rischiano l’amputazione degli arti.

Da notare che la Bea è senza guanti!!!!!

Strapparla dal parco innevato non è stato facile, ma sempre una passeggiata confronta a quei 2km che ci separano da casa. Lei se la rideva sul suo seggiolino mentre a noi ghiacciavano le lacrime.
Va bhe, abbiamo capito. Chiediamo venia, c’è stato qualche fraintendimento. La primavera può attendere!

Sempre per continuare nel processo di integrazione che stiamo affrontando abbiamo deciso di compiere l’ennesimo passo e di dotarci di uno degli elettrodomestici più indispensabili e diffusi qui in Svezia: il microonde. Sono due, infatti, le cose che non possono mancare in una cucina svedese: la macchina del caffè e il microonde. La Signora è molto soddisfatta dell’acquisto anche se ha comportato qualche risistemazione in cucina, io ho accolto il nuovo arrivato con l’entusiasmo che da sempre mi contraddistingue, pensando che adesso farò un po’ prima la mattina a scaldare il latte alla Bea.

Quasi dimenticavo, questa è stata anche la settimana del “bastone e della carota”, infatti con più persone ho avuto qualche scambio in merito a questo metodo educativo. La coincidenza mi è sembrata alquanto originale. Qui la spiegazione "politically corret" , ma come ho avuto modo di ribadire più volte, la mia interpretazione propende maggiormente per questa seconda versione .

PS: per tutti quelli che si fossero preoccupati per gli ultimi post, niente paura. Psiche ha di nuovo ripreso il controllo su Amore. Il sonno dell'IO lascia di nuovo spazio alla Ragione.


Nessun commento:

Posta un commento

Il rispetto è la cosa a cui maggiormente teniamo. Ogni commento che non rispetti questa regola sarà cancellato. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, nessuno ha il diritto di imporle!