Oggi ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo.
Da oltre una settimana la Svezia ci sta regalando giornate speciali. Cielo
limpido, sole splendente e aria fresca. Questo è il periodo dell’anno in cui le
giornate si allungano con più rapidità. Ci si accorge del cambiamento dal
Lunedì al Venerdì. Si esce già la mattina per andare a scuola o a lavorare con
il sole e anche la sera fino alle sei e mezzo c’è ancora luce.
C’è ancora parecchia neve a terra
e quindi è uno dei
periodi più belli dell’anno.
Noi ci siamo lasciati
prendere dall’entusiasmo. Oggi, subito dopo pranzo, abbiamo gonfiato di nuovo le
gomme delle bici e siamo andati in centro, al parco preferito della Bea. Tutti
belli imbacuccati con sciarpe, guanti e cappelli, non abbiamo fatto caso al
termometro, spinti dal nostro entusiasmo e dal calendario che oggi ci ricorda
che siamo già vicini alla metà di Marzo. Come dire, dentro di noi siamo già in
ottica primavera.
E qui invece casca l’asino!
L’inverno svedese, così
ammaliante è anche så lång (così lungo) e quindi dopo una mezz’oretta a -7°C
abbiamo iniziato ad entrare nella prima fase di quel processo noto anche come
assideramento. Piedi, mani e naso fuori uso, poi fatica a parlare e labbra
tendenti al blu…
Il problema è che quella disgraziata (detto con tutto il bene che le vogliamo) di nostra figlia è molto più abituata di noi a questo freddo. Lei, infatti,
tutti i giorni gioca fuori con i suoi amici all’asilo. In più, saltando e correndo, rimane più calda e quindi si fa beffe del papà e della mamma, che per stare con
lei rischiano l’amputazione degli arti.
Da notare che la Bea è senza guanti!!!!! |
Strapparla dal parco innevato non
è stato facile, ma sempre una passeggiata confronta a quei 2km che ci separano
da casa. Lei se la rideva sul suo seggiolino mentre a noi ghiacciavano le
lacrime.
Va bhe, abbiamo capito. Chiediamo
venia, c’è stato qualche fraintendimento. La primavera può attendere!
Sempre per continuare nel
processo di integrazione che stiamo affrontando abbiamo deciso di compiere l’ennesimo
passo e di dotarci di uno degli elettrodomestici più indispensabili e diffusi
qui in Svezia: il microonde. Sono due, infatti, le cose che non possono mancare
in una cucina svedese: la macchina del caffè e il microonde. La Signora è molto
soddisfatta dell’acquisto anche se ha comportato qualche risistemazione in
cucina, io ho accolto il nuovo arrivato con l’entusiasmo che da sempre mi
contraddistingue, pensando che adesso farò un po’ prima la mattina a scaldare
il latte alla Bea.
Quasi dimenticavo, questa è stata
anche la settimana del “bastone e della carota”, infatti con più persone ho
avuto qualche scambio in merito a questo metodo educativo. La coincidenza mi è
sembrata alquanto originale. Qui la spiegazione "politically corret" , ma come ho avuto modo di ribadire più volte, la mia interpretazione propende
maggiormente per questa seconda versione .
PS: per tutti quelli che si
fossero preoccupati per gli ultimi post, niente paura. Psiche ha di nuovo ripreso
il controllo su Amore. Il sonno dell'IO lascia di nuovo spazio alla Ragione.
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