Questo leggetelo con ironia....
Ecco, spinto con veemenza dalla
mia Signora e dai tanti commenti e messaggi arrivati in questi giorni, mi vedo
costretto a fare una cosa dalla quale sono sempre stato abbastanza infastidito
e che soprattutto mi riesce malissimo, ovvero: dare spiegazioni.
Ora ammetto
che l’ultimo post poteva non essere del tutto chiaro ma speravo in uno sforzo
dei lettori e confidavo nella loro capacità di afferrare alcuni dettagli. Ahimè
la realtà mi ripete ogni giorno che quello che è chiaro a me risulta spesso
incomprensibile ad altri (e per la legge dei grandi numeri sono io che ho qualche
problema, intendiamoci!!). Non lamentatevi se la
spiegazione sembrerà banale, priva di senso e alquanto goffa. Ripeto è una cosa
che non faccio volentieri quindi il risultato non sarà dei migliori.
Dunque partiamo dal titolo e dall'uso di vari strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Vorrei far notare che
se oggi potete leggere questo blog è grazie ad un’azienda americana di nome
Google che ha creato un programma di nome Blogger che consente gratuitamente a
tutti di aprire un proprio diario digitale e scrivere qualsiasi cosa che gli
passi per la testa. La stessa azienda offre anche altre simpatiche applicazioni
tra cui un motore di ricerca, una casella mail, una sistema di mappe, e per chi
non lo sapesse un magnifico traduttore. Si chiama Google Translate e, ho
controllato, traduce anche dallo svedese all'italiano Ora il risultato non è
dei migliori ma si può sempre tentare il passaggio intermedio: svedese –
inglese – italiano. Comunque il titolo diventerebbe Il mio primo anno.
Ovviamente dal titolo segue il
resto. Giunto al traguardo del mio anno qui in Svezia, forse era il momento di
girare un attimo lo sguardo e vedere il cammino fatto. Solo una sbirciatina,
solo per un istante e poi di nuovo a cercare di scrutare l’orizzonte di fronte
a noi.
Dato che però quasi la totalità
del cammino svolto, è stato un viaggio non tanto esteriore ma quanto più
interiore, beh guardarsi indietro significava più guardarsi dentro e per guardarsi dentro la cosa più
semplice è guardarsi negli occhi. Da qui avrete capito il senso di quello
specchio. Il bianco e nero e il colore servono solo a far percepire una
distanza (cioè tra il me di un anno fa e il me di adesso). La foto è una delle
poche che avevo di fronte ad uno specchio, niente di trascendentale!
Infine ho scritto un commento e l’ho
fatto in svedese visto che in Svezia ci siamo trasferiti e visto che questa
nuova lingua non è per me una passeggiata. Quindi un modo per dire che qualche
passo anche su quel versante è stato fatto. Qui ammetto che il traduttore non è
il massimo ma speravo (di nuovo) nello sforzo dei nostri lettori. Comunque, letteralmente
sarebbe: Si continua a conoscere sé stessi.
Qui non fatemi spiegare il significato se no veramente ci rimango male.
Perfetto, adesso niente più
fraintendimenti, niente più “il mio computer non funziona e non riesco a
leggere il testo”. Ah già dimenticavo, anche quello spazio bianco che trovate
tra il titolo e la foto è voluto, ripeto l’ho messo di proposito. Rappresenta
il silenzio. Si proprio così il silenzio che ogni persona usa quando si guarda
allo specchio. Quell'infinito silenzio in cui ci si dice tutto e niente in cui
i pensieri escono e ci isolano dal baccano continuo di questo mondo frenetico.
Il silenzio, che in forma scritta assume la forma di una pagina bianca.
Ecco ora avete capito perché io
sia così riluttante nel fornire spiegazioni: perché poi tutto diventa banale,
scontato, al limite del ridicolo. Tolto quel velo che sfumava i contorni e
rende le cose più inafferrabili rimane solo una foto e alcune parole
scalcinate. Io mi sforzerò in futuro di rimanere lucido e, citando sempre la
mia Signora (nonché mia musa), di fare la persona normale, ma vi prego non
chiedetemi più di fare una cosa come questa.
Interpretate quello che vedrete
nel modo in cui più vi sembra corretto e riempite quel silenzio con i vostri pensieri
che sono la cosa più importante che avete.
Grazie.
cavolo Alle...mi stupisce questo chiarimento ...x fino io lo avevo capito !!!!!unica cosa che mi sono fatta aiutare e con in traduttote...ciao complimenti comunque ottima analisi....un abbraccio tua mamma
RispondiEliminaCaro Alle, grazie per la spiegazione, ora tutto mi è chiaro, a dire il vero il traduttore lo utilizzo spesso, ma questa volta non ho pensato alla sua esistenza. In ogni modo voglio dirti che la spegazione è chiara e ti è venuta benissimo. Continua così perchè sei una persona speciale e sono contenta che Ilaria ti abbia incontrato. Grazie da Dorella.
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