Dunque dopo due settimane di dagis (scuola materna) con la Bea che
tutte le mattine non vedeva l’ora di andare dei suoi compagni, qualcosa doveva
pur succedere. E infatti, complice il rinfrescarsi delle temperature e qualche
sudata al parco, ecco arrivare un bel raffreddore con tanto di tosse e qualche
linea di febbre.
Una bella settimana in casa ammalati!
Come al solito la mia Signora si è beccata
tutto il peso e, anche stavolta, è rimasta a casa quasi il 90% del tempo con la
Bea che ogni giorno rincarava sempre più la dose di capricci, lacrime e
dispetti. Verso giovedì avevamo ormai raggiunto DEFCON 3, la soglia di
imminente attacco.
Poi quando si dice piovere sul bagnato… al
lavoro qualche impegno più del solito ha favorito la mia assenza da casa e come
se non bastasse quelli del Komvux hanno anche spostato gli orari delle lezioni
fino alle 20:45: una pacchia! Un paio di emicranie non ce le facciamo mai
mancare (giusto per rimanere in allenamento) così agitando un po’ il tutto si
ottiene un bel cocktail esplosivo.
Va beh, hai voluto la bici? E allora
pedala!
Per il resto tutto nella norma, i soliti
incendi, un po’ di vandalismo e qualche morto ammazzato. Ah si già questa
settimana, penso fosse Mercoledì, alle 17:00 di sera, proprio all’uscita di un
Vårdcentralen locale, hanno scaricato un bel revolver sul capo dei Black Cobra,
la banda malavitosa più in voga ad Eskilstuna. E dire che quelli del centro
sanitario lo avevano appena visitato ed era in perfetta forma. Della serie:
vorrai mica morire sano?!
Cerco di sdrammatizzare perché altro non
possiamo fare. Adesso la polizia si da un gran da fare, pattuglie sempre in
giro e azioni di repressione in pieno giorno, ma penso che terminato l’effetto
show per calmare la popolazione, tornerà tutto nella norma.
Giusto fornire per qualcosa di piú oggettivo vi segnalo questo link.
Il post fa parte di un bellissimo Blog
scritto dal Sig. Franco. Ve lo consiglio vivamente.
Se siete alla ricerca di una visione
oggettiva, di analisi senza preconcetti e di tante informazioni sulla Svezia
qui da noi siete completamente fuori strada. Fate inversione a U e iniziate a
leggere qualche post di Franco. La cosa più interessante, secondo me, è la
dimensione storica e la conoscenza profonda degli eventi narrati. Buona
lettura.
Ovviamente per chi volesse rimanere, noi
offriamo sempre popcorn e patatine.
Chiudo con l’ultima riflessione che questo
benedetto mal di testa mi concede. Questa settimana è venuta a mancare una
persona speciale. Una di quelle che il tempo non ti fa dimenticare, che fissano
i ricordi e li consegnano alla eternità. Di fronte alla morte si è sempre
impotenti ma lo si è ancora di più quando non si può condividere la sofferenza
con chi rimane da questa parte. Avrei voluto essere a quel funerale solo per
dirle grazie, insieme alla mia famiglia. Non sono riuscito a farle conoscere mia
figlia e questo mi dispiace molto. Le dedichiamo questo, il primo vero disegno
di Beatrice, espressione pura e incontaminata del suo spirito.
Buon viaggio.
Avrebbe gradito tantissimo il disegno, per lei i banbini erano speciali.
RispondiEliminaFin che ha potuto si e sempre informata di voi ed era contentissama quando le facevo vedere le foto di Bea.
Ci ha insegnato la dignità dei poveri e dei sofferenti ai quali ha dato l'affetto di una mamma.
Aveva la nobiltà e la signorilità del servizio agli ultimi per i quali pretendeva rispetto e diritti.
Era speciale e ci ha lasciato tanti insegnamenti ed esempi.
Ciao Giuseppina