Giusto per stare in tema vorrei dire che, sì, ogni uomo ha la sua croce: la
mia?
La mia è Lalinguasvedese.
Oh capiamoci, niente a che vedere con quello che ha passato Lui, ma c’è
anche da dire che Lui era Lui e io sono io… insomma a ognuno secondo la sua
misura.
Comunque ogni volta che faccio un piccolo passo in avanti (verso il mio Golgota),
poi cado e son sempre dolori.
Oggi siamo andati a fare una bella passeggiata på skogen giusto per goderci questi 17°C di primavera. Di ritorno
ci siamo fermati in un parco dove la Bea ha potuto sfogarsi un po’.
Ecco mentre la Bea gungar sull’altalena,
sbucano da dietro l’angolo due bambine svedesi di circa sette/otto anni, che si
mettono subito a dondolarsi di fianco alla Bea.
Io me ne stavo seduto su una panchina e godermi il sole (att solar). Poi la Bea mi chiama per
darle un paio di spinte…
- Papà… kan du komma hit? (papà, puoi venire qui?)
- Ja Bea, nu kommer jag…vänta lite! (Si Bea, arrivo...aspetta un attimo!)
Ecco, dopo questa frase, le due bimbe hanno smesso di dondolarsi e sono
corse via.
Il mio sconforto mentre guardavo l’altalena vuota che ancora dondolava è
stato infinito.
Ma per fortuna, come Lui ha avuto l’aiuto del Cireneo, io ho avuto il
supporto della mia Signora.
- Mamma, dove sono andate le due bimbe??
- Sono andate via, Bea, non appena hanno sentito tuo padre parlare svedese, sono scappate!!
Potete chiudere il sepolcro e gettare la chiave!
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