giovedì 11 aprile 2013

Barcollo ma non mollo!


E’ da tanto tempo che non scrivo più sul blog. Non voglio sapere a quando risale il mio ultimo post.

Per ora qui fare un programma è impossibile.

Per seguire un corso che mi interessa mi devo iscrivere presso il Service Center, ente che coordina i corsi del Komvux, scuola in cui sto studiando ora. 
Prima di sapere se potrò o no seguire il corso, devo attendere una lettera che viene spedita a casa una settimana prima dell’inizio dei corsi. Se ricevo il posto bene, altrimenti devo affrettarmi a iscrivermi al prossimo, che inizia più o meno dopo 3 mesi.
Oltretutto non avevo considerato che durante l’estate molti corsi sono sospesi e quindi a mio malgrado dovrò anche “perdere” un po’ di tempo. 
Continuerò i corsi di svedese e inglese ma non potrò seguire i corsi sulla busta paga. Per questi dovrò attendere dopo agosto.

La ricerca di un’ appartamento è molto frustrante dal mio punto di vista in Svezia.
Ci sono due tipi di contratto che vengono proposti: uno di prima mano e uno di seconda mano.
Quello di prima mano permette di affittare un appartamento e tempo “indeterminato” e si è un pochino più tutelati, mentre quelli di seconda mano sono per periodi brevi e mai superiori a un anno. In pratica vengono rinnovati ogni anno, quindi se vai bene al tuo padrone di casa puoi avere la possibilità di rinnovare il contratto altrimenti…saluti e abbracci!
Data la nostra situazione famigliare non abbiamo intenzione ogni anno di vivere nell’incertezza e quindi preferiamo cercare contratti di prima mano.
Per questi qui a Eskilstuna mi è sembrato di capire che ci si può rivolgere a due agenzie oppure al comune.
Le due agenzie non posseggono molti appartamenti e quelli che hanno sono in zone non di nostro gradimento.
Noi siamo alla ricerca di una zona dove poter sentirci un po’ più a casa.
Quindi ecco che la scelta obbligata è quella di ricercare casa tramite il sito del comune il quale possiede la maggior parte degli appartamenti.
Nelle agenzie di cui parlavo prima, per registrare il proprio interesse ad un appartamento bisogna iscriversi nella lista dei candidati interessati dell’appartamento che vi piacerebbe.
In base ai vostri dati vi viene assegnato un punteggio. Quindi in base al reddito, in base alla banca in cui avete i soldi, se già vivete in un appartamento di proprietà dell’agenzia si ha diritto a punti in più ecc…e poi come ben potete immaginare il primo della lista è quello che ha diritto a vedere l’appartamento e a decide se gli interessa o no.

Per gli appartamenti del comune invece bisogna crearsi un account sul sito del comune, e inserire come sempre i vari dati anagrafici e di reddito ecc… e da quel giorno si comincia a maturare un punto al giorno.
Quando si è interessati ad un appartamento o casa(sempre in affitto) basta schiacciare il bottone “fare interesse per il seguente oggetto”.
E fino a qui sembrerebbe semplice se non fosse che, ha diritto a ricevere l’appartamento chi ha più punti! Quindi io mi chiedo quando mai noi potremo cambiare casa siccome ci saranno sempre persone registrate da prima di noi!!! Spero che dopo un certo limite di tempo i punti non vengano più conteggiati…vi farò sapere…per ora posso dire che lo scorso 31 marzo io e Bea abbiamo festeggiato il nostro primo anno svedese nello stesso appartamento in cui entrammo un anno fa!

Il mese scorso ho iniziato la ricerca di un lavoro ma per questa non voglio nemmeno immaginare quanto dovrò aspettare… 
Nel frattempo continuerò a studiare, anche perché se no divento matta. Non mi sento tanto attiva e questo proprio non mi piace!
Pensate che l’altro giorno dalla disperazione mi sono messa a leggermi e informarmi sulla preistoria Scandinava. Logicamente non in lingua italiana, che già la ho sentita parecchie volte a scuola ma in lingua svedese!
Non è giusto non avere tempo per pensare, come è nel lavoro oggi, per le tante cose da fare….però anche sognare di poter tornare ad essere attivi per sentirsi un po’ vivi non è il massimo!

Insomma la Svezia sta mettendo a prova la mia pazienza con tutte queste liste e attese…

Per fortuna però a togliermi il tempo di pensare ci pensa la mia piccola perpetua quando torna dall’asilo.
Come ogni bimbo in salute di due anni e qualche mese ha la lingua che punge! E a volte bisogna proprio dire: “ attento a ciò che dici perché potrà essere usato contro di te in caso di dolo!”
Ed ecco che spesso io e Alessandro ci dobbiamo anche prendere delle sgridate dalla gnometta che non raggiunge i 85 cm di altezza!!
E siccome oltretutto è in grado di analizzare i fatti e di capire bene quali parole usare, non le si può neanche tanto dare torto se no si rischia che anche lei comincia a trasgredire alle regole! E state sicuri che lo fa già!
Sapeste però quanto è dolce quando mentre piange e io la sgrido perché ha fatto una marachella a voce alta, lei mi guarda e singhiozzando mi dice: “basta urlare mamma! Signora sotto sgrida se no, sai?!?!”

E attenti che vi può sgridare anche in svedese! Resto ogni giorno sorpresa nel vedere i passi avanti che sta facendo con il bilinguismo.

Devo dire che però nonostante i magoni e le rabbie che fa venire…resta comunque la mia linfa vitale.

Oggi siamo all' 11 e dico 11 di aprile e il freddo svedese non molla! Dopo i quattro mesi sommersi dalla neve e ibernati dai -15°/-20°…la primavera fa la “prima donna” e si fa desiderare!
Io a volte provo la tecnica svedese, cioè che non ci si veste in base alla reale temperatura, ma in base alla stagione in cui si è! Quindi ora per il calendario siamo in primavera? Bene, loro vanno in giro con la giacchetta leggere e qualche pazzo azzarda la manica corta! Si raggrinziscono che fanno troppo ridere, però loro possono dire di avere appeso guanti e mutande di lana!
Io invece ho appeso oggi, per provare, il piumino lungo per passare a quello corto e la sciarpa di lana per passare a quella di cotone….beh a un certo punto vi dico che la brezza svedese era tanto insopportabile che a forza di tirare la giacca da ogni parte per ripararmi , secondo me la ho fatta aumentare di una taglia!
L’unica che si sveste tra noi tre è la Bea all'asilo.  Primo perché va fuori nelle ore "calde", in cui il termometro segna qualche grado sullo zero; secondo perché all'asilo la vestono le maestre(che escono in manica corta magari)! E quindi lei continua anche sotto questo aspetto ad essere quella più vichinghizzata svedesizzata.

L’unica cosa veramente positiva è che siamo uscite io e Bea dalla solitudine!
Grazie a Claudia e Rita, le due ragazze che ho conosciuto a scuola, che vengono dal Brasile e dal Portogallo, ora possiamo organizzare pomeriggi alternativi in cui facciamo come gli svedesi la fika o pausa caffè insieme! Se non fosse che per noi più che pausa caffè diventa il pomeriggio caffè!
E ogni domenica mattina io e Bea andiamo al corso di danza, che è per lo più ginnastica per bimbi, con Claudia e la sua piccola Leticia che ha la stessa età della Bea!

Ora posso dire che è finito quel momento in cui, una volta trovate le parole in svedese per comunicare e condividere esperienza e confronti, mancavano le persone per farlo. Mi sono sentita privata di qualcosa di importante nei primi mesi!  
Mi sono sentita annientata ma ora sono tornata a vivere! Ho riacquisito la capacità di comprendere quello che le persone dicono nella mia quotidianità. Posso esternare i miei sentimenti ed anche la mia rabbia e controbattere qualcosa con cui non concordo, in una lingua che non è la mia!

Barcollo, ma non mollo!

4 commenti:

  1. Complimenti vivissimi! Dopo solo un anno è magnifico vedere quali risultati hai già ottenuto! In un Paese straniero di cui non si conosce la lingua e in cui non si hanno amicizie di solito è molto più lungo il periodo in cui ci si sente chiusi in se stessi, soffocati nell'isolamento delle parole e terribilmente soli fra sconosciuti.
    Complimenti! Sono felice per te, perché il periodo iniziale che stai superando è bruttissimo ed è bello che tu cominci a vedere la luce!
    Mila

    RispondiElimina
  2. Brava Ila!! bellissimo post pieno di carica e di voglia di fare!!
    Non sentirti "poco attiva" perchè secondo me lo sei eccome ;)
    Baci

    RispondiElimina
  3. Come puoi pensare di essere poco attiva. Non stai ferma un momento e poi diciamocelo, di strada ne hai fatta tantissima. Un anno riconosco è lungo e sopratutto il vostro primo anno è stato tutto in salita, ma devi essere orgogliosa di esserti impegnata tanto e ti assicuro che lo hai fatto.. so che può sembrare un discorso "di parte" , ma non lo è.
    un bacione dalla mamy

    RispondiElimina
  4. Complimenti,Ilaria ,la tua determinazione è un esempio x tutti noi e un sicurezza x noi nonni.avere un capitano come te ,al timone ci fa sentire più sereni e meno apprensivi.....un abbraccio.Paloa

    RispondiElimina

Il rispetto è la cosa a cui maggiormente teniamo. Ogni commento che non rispetti questa regola sarà cancellato. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, nessuno ha il diritto di imporle!