Mentre mezza Italia è ferma davanti
alla televisione per vedere chi vincerà lo scudetto della seria A (stasera c’è
il derby Inter-Milan e la Juve è in testa a un punto dalla seconda…) io sono
qui lontano dal frastuono degli stadi, del pallone e dalla scia di baruffe che
seguiranno nei prossimi giorni.
A dire il vero dal calcio mi sono
ormai già allontanato da diverso tempo, perché in fondo mi vergogno nel vedere
questo spettacolo irriverente di chi se la spassa tra i debiti delle società
alla faccia di tutti quei poveretti che ogni giorno devono lottare per “il pane
quotidiano”. C’è qualcuno che lo definisce il più bel gioco del mondo, ho
smesso di pensarla così.
Ormai da più di due mesi siamo
anche lontani da tutti i rumori della politica, dei giornali e dei talk-show
che da anni bombardano gli abitanti della penisola. Ogni tanto leggo
qualche pagina dei principali quotidiani su internet, ma poi mi stanco subito.
Non perché non ritengo le notizie importanti ma perché hanno sempre quel sapore
di catastrofismo apocalittico che ha come unico fine, non quello di informare, ma
di vendere, fare audience e tenere la gente attaccata agli schermi. La notizia
vera è sempre un po’ in secondo piano, quello che conta è presentarla in modo
che chi la legga sia aggredito, si senta impaurito o preoccupato, perché la
preoccupazione è un ottima macchina da soldi e non ci vuole un povero ignorante
come me per teorizzare che la politica della paura o meglio la società della
paura è quella che ha contraddistinto questi primi dodici anni del nuovo
millennio.
Comunque giusto per alleggerire
ho solo notato come in questi mesi il triangolo Monti – Belen – Serie A sia onnipresente in tutte le informazioni che arrivano dall’Italia e
io faccio sempre più fatica a non esserne annoiato. Non voglio criticare né soprattutto
sputare nel piatto dove mangio. Non ho mai scritto parole denigratorie od
offensive verso il mio paese e sono stato (e cercherò di esserlo sempre) cauto
nel fare paragoni che siano privi di una visuale oggettiva. L’Italia è fatta di
centinaia di persone come me o migliori di me e non mi sento proprio nella
posizione di giudicare situazioni che hanno radici ben più
vecchie del sottoscritto. Quello che riporto sono solo le sensazioni che in
certi momenti ci attraversano e suscitano in noi riflessioni. Penso non esista
il paese perfetto e che la verità stia sempre da entrambe le parti. Penso che
il bello di questa nostra opportunità sia proprio quella di poter apprezzare il
bello e il brutto di entrambe le realtà. Spesso ci fermiamo ad osservare e a
paragonare quello che funziona meglio qui e quello che invece troviamo assurdo…forse
la nostra fortuna è proprio quella di avere la possibilità di vivere sulla
nostra pelle certe esperienze e di poterle fare nostre per il futuro.
Ad ogni modo la settimana è stata
breve ma intensa. Dopo la visita nella capitale il primo Maggio è iniziato l’asilo
per la Bea. Siamo ancora nella fase di adattamento, comunque il primo passo è
stato fatto. La signorina sembra aver reagito bene e anche la mamma sembra
essere tranquilla. Per la Bea ci sono stati altri passi da grande. Sono già
alcune notti che dorme da sola nella sua cameretta. Quando eravamo in Italia,
per come era fatta la nostra casa non eravamo mai riusciti a spostare il
lettino dalla nostra camera e quindi la Bea dormiva con noi. Poi il trasloco, l’arrivo
qui… finalmente l’altra sera c’abbiamo provato e lei non sembra averla presa
male. Le abbiamo detto che doveva controllare tutti i giochi e far addormentare
tutti i suoi pupazzi e lei si è messa lì e, buona buona, si è lasciata andare.
Il problema è stato più della mamma e del papà quando dopo circa un anno e
mezzo si sono trovati nuovamente soli soletti nella loro camera. Confesso che ogni
notte mi manca il suono del suo respiro…
Nella nostra piccola Capital City
in Italia (Fontana), abbiamo avuto un paio di eventi. Francesco ha pensato bene
di farsi operare anche quest’anno (le tonsille) e come tradizione si è fatto un
paio di giorni in ospedale e poi un po’ di convalescenza. Ogni due anni, circa,
si fa sempre una settimana “bianca” e siccome l’anno scorso aveva saltato eccoci
di nuovo qui adesso.
Il secondo evento è stata la
nascita di Marta, la figlia di Marco e Laura. Dalle notizie frammentate che
abbiamo ricevuto è andato tutto bene quindi la popolazione fontanese cresce.
Negli ultimi anni ci siamo un po’ sbilanciati sul versante femminile (da alcuni
miei calcoli siamo al 95% delle nasciate) ma questo serve a compensare qualche
annata fa’ (circa 30anni orsono) quando il 98% delle nascite era stato di sesso
maschile. Comunque in bocca al lupo a tutti: forza e coraggio che piano piano
si ritrova un nuovo equilibrio.
Per il resto anche questa
settimana siamo andati avanti con un po’ di incartamenti e procedure anche se
(lo dico sotto voce) inizio a vedere la luce in fondo al tunnel. Solo una
chicca (soprattutto per la Dorella e per le colleghe/colleghi del comune di
Rubiera). Ho scoperto il perché la carta di identità svedese costi relativamente così tanto (circa 40€). L’ID contiene un micro cip nella quale è
registrata la e-legitimation: e va beh ma cos’è questa trovata??? E a cosa
serve???. e-legitimation è un certificato elettronico crittografato (o firma
elettronica) che consente di identificarsi in ogni dispositivo che abbia un
lettore di carte magnetiche. In poche parole non serve più firmare documenti sulla
carta basta passare l’ID e il gioco è fatto. Non solo, grazie al lettore di
carte magnetiche (fornito gratuitamente) è
possibile avere una piccola “anagrafe” a casa. Si possono infatti scaricare
tutti i certificati che uno desidera, firmarli elettronicamente con
e-legitimation, e inviarli nuovamente ai vari uffici competenti per e-mail, senza aver
stampato nemmeno un foglio o francobollo. Certificato
di famiglia: eccolo! Attestato per iscrizione asilo Bea: fatto! Uno spettacolo,
basta file o liste d’attesa tutto sempre disponibile ad ogni ora.
Ora non vorrei che qualche
impiegata/o di qualche anagrafe di un comune italiano si sia preoccupata/o dopo aver
letto queste mie parole. Ad ogni modo non tremate prima che una cosa così
arrivi in Italia bisogna che tutti i cittadini inizino a pagare le tasse, quindi
……
Ma soprattutto volevo dire che se
un povero cittadino dovesse telefonare alla pubblica amministrazione
preoccupato perché le sue bottiglie di lambrusco scappano in cantina, nulla
potrebbe fare la mitica carta d’identità svedese con la sua e-legitimation.
Ciao ragazzi,
RispondiEliminaè un piacere leggervi, ormai è un appuntamento costante. Riconosco che questa è stata un'ottima idea, consente a tutti di rimanere in contatto con voi.
Come ho già detto, in questo modo le distanze si accorciano e ... la nostalgia ... si attenua.
Ciao ragazzi grazie del pensiero... E speriamo per un po' di essere apposto....
RispondiElimina