domenica 27 maggio 2012

Tra Växjö e Braås


Anche questa settimana non ci siamo fatti mancare niente… Lunedì scorso il sottoscritto se n’è dovuto andare in trasferta a Braås nel su della Svezia a lavorare con i suoi giocattoli. Partenza alle ore 3:45 e arrivo nella sede alle 8:00 puntuali. Circa 350km di attraversata no stop tra le valli e i boschi svedesi .Alla  partenza il sole stava già sorgendo ma ho fatto in tempo a vedere: due volpi, uno scoiattolo, un alce, alcuni cervi, di nuovo alce, mucche, mucche, cavalli, mucche cavalli, mucche…. Paesaggi spettacolari. All’arrivo mi aspettavano due Tedeschi, quattro Svedesi e poi c’ero io, l’Italiano (il meridionale di turno) a completare lo scenario della barzelletta: “un Tedesco, uno Svedese e un Italiano….” Come al solito in trasferta non c’è molto da fare se non lavorare e così è stato.
Qui si sono toccate temperature record per la stagione con punte di 27°C!!! Gli Svedesi a momenti collassavano. Martedì in albergo, la prima pagina del quotidiano nazionale titolava “Sommaren är kom – l’estate è arrivata!” con foto di gente in mutande stesa sui prati verdi delle città.
Ad ogni modo, caldo, polvere e puzza di diesel: questo è puro off road heavy duty, questo è il gioco a cui vogliamo giocare!!! Tralasciando le questioni lavorative di cui non posso parlare anche perché il centro prove è super mega segreto e da lìi non possono trapelare né foto né notizie, accenno solo alcune parole sui posti visitati.
Dunque il centro prove si trova a Braås, un villaggio piccolissimo che sorge sulle rive di magnifico lago. Unica nota riguardo al villaggio è che nel centro cittadino, di fronte allo stabilimento, l’unico locale del paese ha istituito la tradizione che ogni Mercoledì fà il Fläsk, ovvero il maiale fritto (tipo becon) con frittelle di patate e l'immanccambile salsa di frutti di bosco.



Per la modica cifra di 75sek birra e caffè sono inclusi e si può fare il bis a piacere. Dopo la scorpacciata di colesterolo puro, i colleghi si fanno la loro siesta in riva al lago e si godono il panorama prima di ricominciare.



L’albergo in cui sono stato era invece a Växjö, a circa 20km da Braås. Città medievale molto bella e sede dell’accademia di polizia e dell’Università. Allego il link su Wiki per chi fosse interessato.



Anche qui la città sorge sulle rive di un lago anzi il suo significato significa proprio città di mezzo perché durante l’inverno sul lago ghiacciato tutti gli abitanti dei paesi vicini si incontrano per dar luogo al più grande mercato all’aperto della regione, da qui il detto “città di mezzo”.
La città è molto bella soprattutto la Svenska Kyrka e i giardini che costeggiano il lago. Per tutte le vie solo biciclette e pedoni. Cito tra l’altro un avvenimento a cui ho assistito. Il Lunedì erano terminati i corsi universitari per l’anno accademico. Tutte le confraternite locali si erano radunate e i membri indossavano delle T-shirt colorate: rosa, gialle e azzurre. Divisi in squadre si sono sfidati dalle cinque di pomeriggio fino a mezzanotte in un tour per tutti i locali del centro. La sfida consisteva, ovviamente, nel tracannare fiumi di birra (ragazze comprese) e di spostarsi di volta in volta da un locale all’altro. Faccio notare che ogni gruppo era diligentemente scortato dalla polizia e da stuard dell’università che hanno reso la serata solo una festa e non un degenero…
Giovedì sera mi sono rifatto il viaggio di ritorno tutto d’un fiato per essere a casa presto dalle mie donne, solo una piccola pausa per i bisogni in questa area di sosta...


Per questa settimana voglio fare un elogio alla mia signora che per quatto giorni se ne è rimasta a casa da sola a domare la Bea che dopo la partenza dei nonni ha fatto qualche capriccio in più. Per chi conosce l’Ilaria sa quanto poco le piaccia rimanere da sola, eppure anche stavolta in mezzo ad altre mille difficoltà ha tirato avanti la baracca. Grazie Stella, alla prossima trasferta ho già detto che mi porto la famiglia al seguito!

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