lunedì 7 maggio 2012

Oggi sono come un vulcano attivo!!


Oggi mi sento ancor più degli altri giorni una bambina! Ho mille pensieri per la testa. Se potessi li direi tutti insieme uno dopo l’altro tutto d’un fiato per paura di scordarne qualcuno.
Ora però cercherò di riordinare le idee per condividerle con voi in modo comprensibile.

Apro solo una piccola parentesi. Negli ultimi anni in momenti come questi mi aiuta molto ascoltare la musica. Mi calma, mi rilassa e allo stesso tempo mi consente di riordinare le idee. Da quando è nata la mia piccola infatti anche con lei ascolto sempre musica e vedo che anche su di lei ha lo stesso effetto. Soprattutto quando era neonata la rilassava molto ascoltare musica; era impressionante quanto la calmasse. Soprattutto ho notato che è vero che riconosceva le canzoni che adoravo ascoltare mentre ero in gravidanza. Con queste si addormentava sempre. Mi piace averle trasmesso questa cosa.

Questa mattina, siamo andate all’asilo e siccome siamo ancora in pieno adattamento come le altre mattine sono rimasta anche io a scuola. Beatrice si sta adattando benissimo e senza problemi, anzi dal primo giorno non mi cerca mai e quando è ora di andare a casa non vuole mai andare!! Perciò questa mattina le maestre mi hanno detto che loro sarebbero andate fuori con i bimbi, compresa Beatrice, mentre io sarei stata dentro la scuola nella stanza delle mastre, di modo che se la Bea avesse iniziato a piangere mi sarebbero subito venute a chiamare.

Una delle maestre, Minna, mi ha accompagnata in questa splendida stanza lasciandomi sola, dopo avermi indicato dove era il caffè, il thè e la frutta e dopo avermi detto :” ok ora rilassati un po’, a dopo”.
Negli ultimi periodo quando mi viene offerto un po’ di relax non mi lascio mai scappare l’occasione! Non capita tutti i giorni!!
Perciò in questa stanzetta con tante finestre la mia mente ha iniziato a viaggiare. Seduta su un comodo divano, con una tazza di caffè svedese in mano ho iniziato a scrutare fuori dalle finestre dove in mezzo ad un boschetto con colori accessi e meravigliosi ho trovato la giusta ispirazione.

Ho iniziato dapprima a riflettere sulla differenza tra le case svedesi e quelle italiane. Qui ho come l’impressione che abbiamo una visione differente dalla nostra di casa.
Gli svedesi non puntano come noi italiani a fare una casa costruita con materiali ricercatissimi. Non spendono migliaia e centinaia di euro per infissi, pavimenti o quant’altro di marca.
Fanno le loro casette in legno con amore e in modo da poterle vivere comodamente. Con questo non voglio dire che noi non le facciamo con amore, anzi!! E’ solo che noi facciamo case a volte un po’ troppo per noi. Nel senso che mettiamo pavimenti splendidi, ma che per pulirli diventiamo matti, per esempio. Qui invece mettono o un semplice parquet oppure vedo molto negli appartamenti il linoleum. Che devo dire essere comodissimo da pulire, soprattutto con un bimbo e non si corre il rischio di rovinarlo quando qualcuno gli butta sopra la batterie di pentole o segnarlo con le scarpe.
Noi per ristrutturare casa abbiamo bisogno di più cose per come le abbiamo costruite, mentre qui cambiano le assi di legno fuori che poi ripitturano, dentro o rimbiancano oppure cambiano la carta da parati e per il pavimento appunto c’è il linoleum oppure il parquet, ma non il listone giordano o non so cosa.. un semplice parquet tipo quello dell’Ikea, ed ecco una splendida casetta nuova.
Poi una cosa che mi piace molto e che non avevo mai visto prima e come qui “arredano” le finestre. Su ogni finestra trovi fiori, bajour, e appesi o cuori o non so cos’altro… mi piace!

Non lo so, ripeto è una mia sensazione, ma secondo me per come qui costruiscono case, o per loro mentalità, riescono a godersi la casa diversamente da noi.
 Io ho visto persone che hanno case, che invece di essere luoghi in cui sentirsi sicuri con la propria famiglia, ci si sentono in gabbia al suo interno e ne sono schiavi. Case troppo grandi e quindi impegnative da pulire, troppo costose e quindi con mutui per 40 anni e cifre da far paura…

Prima di partire per la Svezia il mio pensiero era differente da ora. Alla fine dello scorso anno quando ancora non sapevamo se partire o no avevamo cercato una casa. Ne avevamo trovata una che sarebbe stata perfetta per noi. Villetta di 200 mt. Con un bel giardino più o meno di 200/250 mt. Che per come costruiscono ora ci sembrava un’offerta. Con il senno di poi però ad oggi penso che anche noi saremmo entrati nel giro della casa che ti succhia ogni energia.

Noi in Italia avevamo due lavori a tempo indeterminato, una casetta piccola, ma nostra. Ristrutturata con le nostre mani, e tanti amici e parenti. Però in pochi mesi abbiamo deciso di lasciare tutto. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: “certi treni passano e non si sa se e quando ripasseranno. Questa è la nostra occasione per crescere e maturare. Per imparare a vedere le cose con occhi diversi.” E quindi eccoci qui ad Eskilstuna.

Non è semplice stare qui. Ci sentiamo e siamo immigrati. Non capiamo ancora la lingua e quindi con chi cerca di scambiare quattro parole dobbiamo sempre chiedere se parlano inglese altrimenti dobbiamo troncare la conversazione.

Mi è capitato che fermandomi al parco con Beatrice per cercare di farla giocare con qualche bimbo, i genitori ci hanno guardato un pochino male e poi dopo aver chiamato i bimbi che si avvicinavamo a Beatrice se ne sono andati. Magari dovevano ad ogni modo andare via, ma fidatevi che ti senti male!
Essere in un posto in cui non conosci usi e costumi in cui non sai se giudicheranno qualche cosa che per te è normalità…ti fa porre mille domande.

Per ora siamo qui da pochissimo tempo e stiamo vivendo la vita un po’ con lo spirito della vacanza nel senso che è tutto nuovo e questo è molto stimolante, siamo usciti dalla routine che avevamo in Italia.

Allo stesso tempo però non abbiamo più certezze materiali. Ora siamo qui soli. Noi tre. Poco a poco, giorno dopo giorno, sbagliamo, impariamo e ci confrontiamo. Di sicuro questa esperienza ci avvicinerà moltissimo. Ma non è facile essere sempre io e Alessandro. Anche se c’è Skype non abbiamo più quel confronto che avevamo prima con le famiglie e con gli amici stretti nella quotidianità. Con il tempo spero riusciremo anche qui a ritrovare questo confronto con altre persone.

Per me soprattutto che sono a casa a fare la “ desperate housewife” non è semplice.

Allo stesso tempo invece osservo Beatrice. Lei non ha questi problemi. E’ una bambina. E’ meraviglioso vedere come si integra con gli altri bimbi. Ora che ha i loro stessi vestiti all’asilo non sembra più “diversa”. A lei basta una paletta e tanta sabbia e ha già mille amici! Non è per niente timida. Io da bambina quando andavo in vacanza, dopo una prima perlustrazione tra i bambini di 5 minuti ne individuavo uno, mi avvicinavo e gli chiedevo :”vuoi essere mio amico?”. E così in poco meno di 1ora avevo già tanti nuovi amici. Per Beatrice è la stessa cosa.

Spero solo che quando tra poco inizierò il mio corso di svedese, potrò conoscere nuove persone, e grazie allo svedese potrò smettere di sentirmi incapace di comunicare!!

Non so quanto ci fermeremo qui. Non voglio neanche pianificarlo. Staremo qui fino a che staremo bene. Sono convinta però che anche se sarà un sacrificio stare lontano da tutti coloro che ci vogliono bene, sarà un gran esperienza per noi.
Io e Alessandro abbiamo deciso di sposarci giovani, poi dopo poco abbiamo deciso di diventare genitori. Ora siamo qui che abbiamo deciso di arricchirci come persone e di crescere scegliendo una via non tanto semplice.

Vogliamo bene ai nostri genitori e ai nostri amici e per questo ogni giorno vi chiediamo di rispettare questa nostra decisione senza rancore e di sostenerci!

A volte però vorrei fermare il tempo a casa in Italia per godermi questa novità senza perdermi nulla lì! Ma non posso.
Ieri è nata la bimba di due nostri amici, tra poco una mia collega partorirà anche lei, un’altra si sposerà ecc….
Le figlie di Francesco e Sonia che abbiamo visto crescere e che in un certo senso abbiamo cresciuto con loro stanno crescendo…
Quando penso a tutto questo un po’ mi immagono, ma poi torno a guardar fuori dalla finestra e torno a cercare in lontananza le ragioni del perché siamo qui.

Avrei altri mille pensieri ma…li tengo per il prossimo post.

Ora mi sento meglio. Mi sento come se avessi chiaccherato con mia mamma, oppure con Sonia o con le mie ex colleghe nella saletta caffè di Marella J!!
Grazie per seguirci in questo blog e quindi in questo nostro percorso.

4 commenti:

  1. Come posso non rispondere a questo bellissimo scritto della mia saltafossi.
    Sei sempre stata piena di vita e di energia. L'ironia non ti è mai mancata e ora mi mostri tanto coraggio.
    Sei brava, e fai bene ad esplicitare i tuoi sentimenti e le tue emozioni, era un po' che mi chiedevo quali fossero.
    Rancore non ne ho per questa scelta, la rispetto e la comprendo. Sono convinta che comunque vada, porterete a casa da questo esperienza un valore aggiunto.
    Fai bene a raccontare dei tuoi sentimenti e di come si vive da stranieri, così anche noi italiani possiamo imparare a relazionarci in modo opportuno tra le persone.
    Ti ricordi che avevo detto a te e ad Alle che quando si sta lontano da casa, prima o poi arriva la nostalgia... ed ecco è arrivata...
    Sono con te e ti voglio bene.

    Un bacione dalla mamma

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  2. Ecco lo sapevo che prima o poi mi avresti fatto scendere una lacrima!Grazie a voi che ci rendete partecipi di questa vostra coraggiosa avventura...grazie x le emozioni che ci avete trasmesso in tutti questi anni e per tutti ma proprio tutti i momenti trascorsi insieme ..... Che porterò sempre nel mio cuore.
    La pizza domenicale ora ha un' altro sapore anche x Sara e Irene che che chiedono sempre di voi....
    Ricordatevi sempre che noi vi appoggiamo al 100%. Vi state regalando una grande opportunita, continuate così.!per i prossimi contatti ci sentiamo via mail...baci vvb

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  3. mi sono permessa (da zia acquisita)di appoggiare da subito la vostra scelta
    pur comprendendo i timori dei vostri familiari
    poiche' l'esperienza e' un diritto
    il viaggio e' un'opportunita'
    gli orizzonti aperti allargano la mente
    spero anche per i miei edo e sarah un futuro di grandi esperienze e viaggi
    sarebbe come un ramo che fiorisce verso il cielo
    con le mie radici pronte a dargli sempre e comunque stabilita'

    PS scrivi se puoi dell'attenzione degli svedesi per la natura,l'ecologia
    io sono stata in tutti i Paesi della Scandinavia e del nord Europa,ma solo da turista e vorrei sapere da te quali attenzioni vedi verso l'ambiente

    grazie
    elena

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  4. la saletta caffe' di marella e' sempre la stessa, si vede il robottino che taglia l'erba e come sempre quando comincia a scaldarsi l'aria (in tutti i sensi....visto che oggi c'erano circa 30° e la prox settimana se ti ricordi escono le collezioni)si comincia a discutere su come tenere il termostato dell'aria condizionata!!! Uno arriva e a caldo e spara l'aria a palla, arriva un altro e ha freddo e la mette tutta sul caldo....
    KE BARBA...KE NOIA!!! Ti ricordi!?!?!?
    Mi piace tornare a casa e leggere le vs. "avventura" da stranieri e le emozioni che provate, ed e' un po' come se fossimo li con voi!! E non dovete avere dubbi sul fatto che tutti, anche se la nostalgia comincia a farsi sentire, commprendiamo e appoggiamo la vs. scelta!!!
    baci Monica

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